Tajani si reca a Berlino per affrontare il tema dell’immigrazione, chiedendo una sana collaborazione con la Germania.
Salvare le persone in mare è un obbligo morale e legale. A tuonare la tesi è il ministro Antonio Tajani, a Berlino, che spinge verso una collaborazione con la Germania per affrontare la situazione attuale dell’immigrazione. Chiede “rispetto per le regole europee” per quanto riguarda le navi delle ong che salvano le persone in mare chiedendo poi di attraccare nei porti vicini.
Sul tema dell’immigrazione
Il ministro Antonio Tajani a Berlino, sul tema immigrazione, ha dichiarato di aver “chiesto soltanto il rispetto delle regole, lo abbiamo fatto in maniera ufficiale, con grande garbo ma anche con grande fermezza”. La collaborazione con la Germania sembra indispensabile in questo scenario che ha bisogno di essere affrontato con determinazione.
La richiesta del ministro riguarda il rispetto delle regole europee per le navi delle ong, nel momento in cui “salvano qualcuno in mare e poi chiedono di attraccare nei porti più vicini”. Attualmente pare che ci siano tre navi con persone a bordo che hanno chiesto aiuto. La portavoce della Commissione Ue, Anitta Hipper, per quanto riguarda le navi Humanity e Ocean Viking, ha detto: “La Commissione non è responsabile del coordinamento delle azioni di salvataggio in mare ma occorre sottolineare che è un obbligo morale e legale” per gli Stati membri salvare persone in mare.
Il Consiglio e il Parlamento sono stati esortati ad attivare il trilogo il prima possibile sulla proposta per l’immigrazione ora che è stato raggiunto un accordo politico per concludere il lavoro entro il 2024. Per quanto riguarda invece il meccanismo di solidarietà sul trasferimento dei migranti, al momento si registrano 8000 mila offerte di relocalizzazioni e 38 candidati che hanno accettato. Il meccanismo può essere utilizzato anche per ridistribuire i migranti al momento bloccati sulle navi al largo dell’Italia